Perchè "un altro"?
Non basta Gesù come Paraclito, come Consolatore?
Perchè il tempo pasquale ci invita a fare un passaggio di vita:
- da Gesù della storia del passato al Cristo della fede nel presente
- dall'intimità alla comunità
- dalla comodità alla validità
- dalla cristianità alla cristicità
Questi passaggi denotano la caratteristica della nuova vita del cristiano della storia odierna.
Senza quest' "altro" Paraclito, resteremmo nella mera consolazione di una fede intimista, ridotta ai riti e alle esteriorità, agli accessori e alle preghiere in se stesse come belle formule e basta. Sceglieremmo anche nella pratica solo ciò che ci fa comodo, ciò che ci aggrada e che corrisponde ai nostri desideri, senza accogliere proposte di rinnovamento e di revisione. E la pratica religiosa sarebbe solo appartenenza burocratica e tradizionalista alla cristianità, senza mirare invece all'esperienza sempre più profonda e gioiosa con il Cristo Risorto.
Ecco perchè occorre fare il passaggio da un Paraclito (Consolatore) a un "altro": lo Spirito che rende il Risorto sempre più in sintonia con ognuno di noi e con l'intera ecclesialità.