Essi però dubitarono.

Controcorrente.

Sono veri, sinceri: se stessi.

Spesso accettiamo senza senso critico quello che ci viene proposto, senza mettere in dubbio. Pensiamo di far cosa buona. Ma che valore ha questa accettazione della storia senza metterci dentro noi stessi, la nostra mente, il nostro cuore, il nostro modo di vivere e di...dubitare?

Chi dubita non va indietro, come spesso pensiamo.
Ma va e aiuta a procedere con senso critico, valorizzando il percorso.

Però avranno incomprensione, almeno all'inizio.
Non importa.
Chi dubita così è profeta, annuncia il tempo nuovo, la rivisitazione, la revisione, che spesso non è gradita e viene ignorata, perchè mette in gioco...e oggi, mettersi in gioco è di pochi.

Però vanno avanti, sono consapevoli dell'importanza dei loro dubbi.
Che fanno da controparte all'annuncio, sono come l'altro piatto della bilancia.

Prendiamo in considerazione, ma anche dubitiamo, per avere il meglio dell'esperienza.

Chi dubita si svincola, si libera, sale verso nuovi orizzonti, amplia quello che era certo e finito: gode dell'infinito.
Dietro ogni dubbio c'è il gusto e il piacere della scoperta, la ricerca di ciò che vale e che rende piacevole e valevole quell'aspetto della vita che il dubbio coglie in qualsiasi occasione.