"Ecco l'agnello di Dio!"


"Ecco..." non rende bene, sarebbe meglio: "Ecchecquà!"...

Indicare Gesù come Agnello significa non bloccarlo nella storia, ma vederlo oltre essa, con un'impronta che lascia il segno sempre.
Si tratta di un passaggio (=Pasqua) da Gesù della storia a Cristo della fede.
L'Agnello esprime sia la fase storica sofferente che la dedizione al progetto divino della volontà Paterna salvifica per l'umanità.
 
Lui, che "toglie il peccato" e non i peccati, ma quell'ostacolo di peccato che consiste nel muro tra umanità e messaggio di Cristo.
 
"Toglie": oggi, ogni volta che lo si accoglie.