Confronto, e non affronto

Ho gustato il nocciolo del Vangelo non quando l'ho affrontato in varie maniere: scolasticamente, pastoralmente, intellettualmente, misticamente, comunitariamente...sì, questo forse a livello esteriore, esterno, superficiale.
 
L'ho gustato proprio nelle esperienze di confronto con esso, e anche nei modi più apparentemente lontani: stando con gli Hare Krishna, coltivando amicizie con i Testimoni di Geova, incontrando il Buddismo nei suoi monaci, incontrando amici dell'Islam, accogliendo la proposta di far parte di un gruppo interreligioso fondato dal Reverendo Moon, partecipando alle assemblee dell'UAAR: Unione Atei e Agnostici Razionalisti, ascoltando chi non la pensa 'evangelicamente corretto'.
 
Questi confronti mi hanno messo il Vangelo non davanti agli occhi, ma mi hanno aiutato a avere lo sguardo concreto e interiore del Vangelo stesso.
Affrontando il Vangelo in tanti anni con il mio punto di vista, mai ho avuto ricchezze interiori come in questi tanti confronti.