In disparte non è Lui, sarà altro, altra cosa.
Mettere Dio in mezzo è la missione di chi è cristiano.
Mettere Dio in mezzo, anche per chi non crede, è occasione per un confronto vivo e vero.
In disparte, a che serve in dio, se al centro rimane l'io?
In mezzo, colui che sta: che rimane, non colui che passa.
In mezzo ciò che vero, eterno, infinito, autentico, assoluto, non ciò che è relativo.
In mezzo c'è il centro di gravità morale, umana, religiosa, sociale.
Mezzo: centro.
In centro: nel mezzo.
La realtà che dà senso a tutto, orienta e porta valore, arrecando di conseguenza ogni forma di serenità, di certezza fondante, di riferimento certo, di richiamo al bene e all'assoluto.
Centrare Dio è centrare l'umanità e tutte le sue forme: pensiero, cuore, anima.
Dio nel mezzo è mezzo di ogni altra realtà che si andrà creando: la comunità, l'umanità, le forme della carità, la mentalità, la passione e la compassione, l'attenzione.
Se Dio sta in mezzo a noi, noi diventiamo mezzo di Lui, suo strumento.
E ci sentiamo uniti nel disegno del regno di Dio, nella costruzione di una rinnovata e rinnovante umanità.
